Gli HR Manager italiani di oggi e i Data Scientist del domani

Recenti ricerche hanno evidenziato come il profilo culturale dell’HR Manager italiano sia, oggi come oggi, estremamente variegato. Ma siamo sicuri che rimarrà il medesimo per chi nel futuro vorrà svolgere questo tipo di professione?

In linea generale oggi in Italia, chi svolge questa professione è al 60% uomo, di età media fra i 45 ed i 55 anni.

Ma ciò che è più interessante è il titolo di studio o, comunque, il percorso formativo alle spalle: l’89% è laureato e di questi le aree di studio che caratterizzano l’HR Manager sono prevalentemente umanistica (41% dei casi) ed economica (37%).

Ciò che ci interessa maggiormente sottolineare è la scarsa presenza fra gli HR Manager italiani di una formazione di tipo scientifico/tecnico/informatica. Competenze statistiche, infatti, sono poche in questa figura professionale per come oggi si è configurata sul mercato del lavoro.

Data Scientist ed HR Manager

Con il processo di dataficazione che sta mano mano interessando il settore delle risorse umane, competenze di tipo statistico per analisi, non solo descrittive, ma anche diagnostiche e predittive, diverranno un driver estremamente importante per tutti quelle direzioni HR che si porranno, nel prossimo futuro, obiettivi non solo operativi, ma anche strategici capaci di aiutare il top management nelle decisioni non solo relative al personale, ma anche al business correlato all’assetto, in termini di talent scouting, di cui necessita la propria organizzazione.